Questo post è dedicato a mia figlia Sara, il mio splendido Cigno, che a luglio prenderà il diploma di danza.
Da quando ho il blog mi sono imbattuta spesso nella ricetta della Pavlova, il dolce costituito da una base di meringa decorata con panna montata e frutta fresca, in genere kiwi, fragole o frutti di bosco.
Non si conosce il pasticciere che per primo ha creato questo dolce, ma il nome e le ricette sono comparse in Australia e Nuova Zelanda, nella seconda metà degli anni venti, quando la prima ballerina russa, Anna Pavlova, si recò in tournee in questi paesi e, da allora, entrambe le nazioni lo rivendicano come piatto nazionale.
Il dolce fu creato in onore di questa diafana ed eterea ballerina, la più grande del suo tempo e della quale è stato detto "Lei non balla, lei vola come se avesse le ali" e quale miglior scelta della meringa che è proprio l'emblema della ariosità e che ricorda gli splendidi tutù che la Pavlova indossava nei suoi famosi balletti?
Anna Pavlova era russa, nacque a San Pietroburgo nel 1881 da una povera famiglia di contadini, e a 18 anni si diplomò alla Scuola dei Balletti Imperiali.
Con lei cambiò per sempre l'ideale della ballerina.
Alla fine dell'Ottocento, le ballerine dovevano essere forti tecnicamente e questo in genere significava avere un corpo solido, compatto e muscoloso. La Pavlova era magra, di aspetto delicato ed eterea, perfetta per ruoli romantici come quello di Giselle, ma era anche una donna molto energica, una vera manager di se stessa, fondò una sua compagnia e si esibì in tutto il mondo, tanto che è considerata una specie di ambasciatrice della danza poiché fino ai 50 anni ha danzato in ogni teatro del mondo, portando la danza in posti nei quali non era mai arrivata ed influenzandola fortemente.
Fra le tante cose che ho letto di lei mi ha colpito questo suo messaggio:
Alla fine dell'Ottocento, le ballerine dovevano essere forti tecnicamente e questo in genere significava avere un corpo solido, compatto e muscoloso. La Pavlova era magra, di aspetto delicato ed eterea, perfetta per ruoli romantici come quello di Giselle, ma era anche una donna molto energica, una vera manager di se stessa, fondò una sua compagnia e si esibì in tutto il mondo, tanto che è considerata una specie di ambasciatrice della danza poiché fino ai 50 anni ha danzato in ogni teatro del mondo, portando la danza in posti nei quali non era mai arrivata ed influenzandola fortemente.
Fra le tante cose che ho letto di lei mi ha colpito questo suo messaggio:
"Lottare senza tregua e in tutti i momenti per raggiungere il proprio scopo: qui sta il segreto del successo. E cos'è in realtà il successo? Non lo trovo negli applausi del pubblico, ma nella soddisfazione di aver realizzato un ideale”.
Dopo questa lunga introduzione, giustificata perché con questa ricetta partecipo al contest di Alessandra
passiamo alla ricetta.
Non avevo mai fatto la meringa, ma mi è venuta voglia di provare quando ho visto in tv Csaba Dalla Zorza preparare la Pavlova, la descriveva come un dolce semplice da fare e ne esaltava la bontà.
Ho seguito la sua ricetta passo passo, ecco come fare.
Pesate i bianche delle uova, meglio se vecchi di un giorno, ed aggiungete ugual peso di zucchero semolato e di zucchero a velo (ad es. 150 g di albumi, 150 g di zucchero semolato e 150 g di zucchero a velo).
Mescolate insieme lo zucchero semolato e quello a velo e dividete il composto in due parti. Mettete gli albumi in una ciotola di vetro perfettamente pulita e asciutta, aggiungete la prima metà degli zuccheri e montate a neve ben ferma con il frullino elettrico. Io ho usato l'impastatrice.
Poi, con una spatola, incorporate lentamente la metà degli zuccheri rimasti, facendo attenzione a lavorare delicatamente con movimenti dal basso verso l'alto. Accendete il forno e portatelo a 105°C.
Mettete la meringa cruda in una tasca da pasticcere e preparate una teglia rivestita con un foglio di carta da forno. Con la tasca, formate i nidi di meringa facendo delle piccole spirali con un buco in mezzo e distanziandole bene sulla teglia.
Infornate e cuocete così per circa un’ora e un quarto. La meringa non deve colorirsi, ma solo asciugarsi.
Le meringhe si possono preparare anche con uno o due giorni di anticipo e potrete conservarle senza problemi in un contenitore in vetro.
Al momento di servire la pavlova individuale mettete ciascun nido di meringa su un piatto e decorate con panna e i frutti che avrete in precedenza tagliato a pezzetti e fatto macerare per un'ora con qualche cucchiaio di zucchero.
21 commenti:
Che bellooooo!!!! E complimenti per il tuo CIGNO. La proverò anch'io la Pavlova che, essendo un poco accecata e non usando quasi mai gli occhiali, ho letto.....all'inizio del tuo post, Padova! E mi chiedevo "ma cosa ci azzecca Padova?" FCiao laura, un abbraccio
semplicemente deliziosa e non è affatto facile cuocere le meringhe, un abbraccio SILVIA
Ma grazie mille per questa spiegazione mia cara Laura...Come la descrivi tu sembra davvero semplice e che risultato meraviglioso!!!!!!!!!!!!!!
Complimenti al tuo bellissimo cigno...mia figlia ha iniziato quest'anno e non so dove arriverà ma capisco l'emozione....Un bacione Laura
bellissima la tua pavlova e complimenti a Sara.
irene
complimenti al tu cigo e alla tua creazione!!
baci
bravissima laura!!!!!!
hai avuto un pensiero davvero adatto per tua figlia e le faccio i miei complimenti per il suo fantastico diploma!
ti chiedo una cosa:a che temperatura hai tenuto il forno?
Santa paletta mi viene il nervoso solo a guardare la foto. Ho provato diverse volte...con le meringhe ...NIENTE DA FARE, NON MI VENGONO!!!Finisce sempre che butto via tutto.
Ti è venuta perfetta!!!...io ancora cerco quella giusta!
Auguri per la tua ballerina, devi esserne molto orgogliosa , in fondo è il sogno di ogni mamma avere una figlia ballerina!
un abbraccio
loredana
Grazie infinite, Laura, per il tuo bellissimo post! Conoscevo la storia di questa ballerina che era anche una grande donna e la pavlova è veramente un dolce speciale, così delicato e dolce!!
Complimenti a tua figlia per il faticoso traguardo che raggiungerà a luglio!! :)
Complimenti alla tua bella ballerina, immagino che sarai orgogliosissima di lei, e questo dolce è leggero e dolce come la tua bimba. Un bacione a tutte e due
In bocca al lupo al cigno mia omonima!! :)
Questa ricetta è fantastica, dopo che abbiamo sperimentato i macarons ci cimenteremo anche in questa...
Auguri al tuo cigno
Un bacione
Tiziana
sembra ottima!
Ecco un modo semplice per creare un dolce delizioso..
Appena ho degli albumi da far fuori provo a farlo!
cosa vedono i miei occhi spettacolareeeee un assaggino?
Oggi mi usare il traduttore Perché io non so se conoscete PORTOGHESE.
Pavlova ma mai fatto abbastanza TNHO FARÀ.
Che era bello, molto piaciuto.
Buon fine settimana
Kiss
Cara Laura,
Complimenti per la tua figlia.
La cultura e la cucina vanno a pari passi nel tempo....
Da tempo sto facendo una ricerca proprio su questo argomento, cultura e cucina.
Anch'io mi devo cimentare in questo dolce, un giorno.
Un abbraccio.
Thais
Oddio che delizia. Impazzisco per il pavlova e questa ricetta e' semplicemente perfetta. Brava!
mamma mia che buona complimenti
Innanzitutto complimenti a tua figlia, e tu sei stata veramente brava, questa pavlova ti è riuscita una meraviglia!
Un abbraccio!
bellissima la storia è godurioso il dolce!!
Amo la dolcezza della pavlova!
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