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Zucchine con Uova e Formaggio- Cucuzzielli Caso e Ova



Ancora zucchine? siiiii.... e penso che ci saranno ancora altri piatti a base di questo ottimo e versatile ortaggio di stagione che, ormai, si trova tutto l'anno.
Quello di oggi è ancora un piatto povero della tradizione campana, lo preparavano i contadini con quello che avevano in dispensa: uova, zucchine e formaggio. 
Fra le tante cose che ho letto sulle zucchine e che, fin dall'antichità, venivano utilizzate per favorire il sonno e rilassare la mente. Allora cosa aspettate, cucuzzielli caso e ova per cena!

Tortino di Zucchine- Kolokithopita





Ho dato anche un nome greco a questo tortino perché è un piatto che viene da lontano e precisamente da Rodi la splendida isola dove è nata Anna, la fidanzata di mio figlio. I ragazzi sono venuti a trovarmi la settimana scorsa ed Anna mi ha regalato la ricetta di questa pietanza che sa di casa, di famiglia e di nostalgia per l'anziana nonna che glielo cucinava con amore.

Scaccia o Scacciata (focaccia) Siciliana di Pomodoro e Melanzane



Quando ho letto l'invito di Batù per il suo contest


partecipa al mio contest dal Piemonte alla Sicilia


ho subito pensato a questa ricetta, perché amo le torte salate e ancora di più se sono ricette della tradizione.
La scacciata o scaccia, è un prodotto da forno artigianale tipico siciliano. Nacque alla fine del XVII secolo come piatto base delle tavole contadine; un piatto semplice a base di pane, verdure e carne, spesso avanzi di altre preparazioni.
Esistono molte varianti una più buona dell'altra, io ho scelto questa con pomodoro e melanzane che si prepara  soprattutto nella Sicilia orientale.
Chiaramente, il nome di questa golosa focaccia deriva dal siciliano scacciare (schiacciare), e più precisamente dall’italiano schiacciata, per la forma appiattita della “scaccia”.

Pavlova





























Questo post è dedicato a mia figlia Sara, il mio splendido Cigno, che a luglio prenderà il diploma di danza. 

Da quando ho il blog mi sono imbattuta spesso nella ricetta della Pavlova, il dolce costituito da una base di meringa decorata con panna montata e frutta fresca, in genere kiwi, fragole o frutti di bosco.
Non si conosce il pasticciere che per primo ha creato questo dolce, ma il nome e le ricette sono comparse in Australia e Nuova Zelanda, nella seconda metà degli anni venti, quando la prima ballerina russa, Anna Pavlova, si recò in tournee in questi paesi e, da allora, entrambe le nazioni lo rivendicano come piatto nazionale.
Il dolce fu creato in onore di questa diafana ed eterea ballerina, la più grande del suo tempo e della quale è stato detto "Lei non balla, lei vola come se avesse le ali"  e quale miglior scelta della meringa che è proprio l'emblema della ariosità e che ricorda gli splendidi tutù che la Pavlova indossava nei suoi famosi balletti?


Anna Pavlova era russa, nacque a San Pietroburgo nel 1881 da una povera famiglia di contadini, e a 18 anni si diplomò alla Scuola dei Balletti Imperiali.
Con lei cambiò per sempre l'ideale della ballerina.

Crostata con Salsiccia e Pomodoro





La ricetta di oggi è una torta salata semplice e veloce da fare. La fase più impegnativa  è la preparazione della pasta ma potete utilizzare anche della sfoglia già pronta, brisee, frolla salata o pasta di pane.  La potete servire come antipasto o come piatto unico, accompagnata da una insalata mista o da verdure stufate. 

Muffins alle Zucchine



Questa ricetta l'ho pubblicata lo scorso anno, nel primo mese di vita del mio blog, ma l'avrò letta solo io... la ripubblico oggi con le foto della preparazione passo per passo.


Amo i muffins, li preparo sia dolci che salati perchè sono di facilissima esecuzione e sono una vera ghiottoneria se mangiati caldi o tiepidi. Questi, ottimi anche freddi, li preparo in anticipo per arricchire un antipasto o per mangiarli il pomeriggio a merenda.

Couscous Vegetariano








La ricetta di oggi è un couscous vegetariano, come sempre, facile e veloce da preparare. Per il sugo potete utilizzare di volta in  volta le verdure di stagione, in questo modo questo piatto sarà nel menù di tutto l'anno.
Io ho usato il Couscous "il Molino" che è prodotto utilizzando esclusivamente semola di grano duro di qualità superiore.







Carciofini e Patate



La ricetta di oggi è un contorno da fare con i carciofini che si trovano in questo periodo al mercato, quelli che si vendono a peso e che sono ottimi anche per essere conservati sott'olio. Provate questo contorno con una bella mozzarella, non ve ne pentirete.

Ingredienti per 3 persone:
500 g di carciofini
3 patate grandi
1 spicchio di aglio
prezzemolo
olio evo
sale

Nettate i carciofini, eliminando le foglie esterne, più dure, e, se necessario, la barba al centro.
Torniteli con cura e gettateli, man mano che li preparate, in una ciotola contenente acqua acidulata con succo di limone per evitare che anneriscano. Questo passaggio potete pure evitarlo se cucinate subito i carciofi. Se sono grandi potete dividerli in due o farli a spicchi.
Sbucciate le patate, lavatele e tagliatele a tocchi piuttosto grossi.
Versate in un tegame l'olio, scaldatelo con lo spicchio d'aglio e quando incomincia a soffriggere unite anche i carciofi, ben sgocciolati.
Lasciateli rosolare, quindi unite le patate.
 



Mescolate, aggiungete 1/2 bicchiere d'acqua, salate, incoperchiate e cuocete a calore moderato, scoprendo ogni tanto per controllare il punto di cottura, finché le patate saranno morbide (ci vorranno circa 20 minuti). Al termine della cottura, la preparazione deve risultare piuttosto asciutta e ben legata.
Terminata la cottura, aggiungete una spolverata di prezzemolo tritato, mescolate sul fuoco ancora per un minuto, spegnete la fiamma e servite caldo.




Crostata alla Frutta con Base di Pan di Spagna


Volevo preparare una crostata di frutta ma non con la pasta frolla, girando in rete ho scoperto questa versione fatta con il pan di spagna.
La ricetta del pan di spagna l'ho trovata su Cookaround ed è quella con l'aggettivo ve-lo-ce. Veloce lo è davvero perché l'impasto si prepara nel bimby. Io, non avendo il bimby, l'ho fatto con l'impastatrice ed il risultato mi ha soddisfatto.
Vi consiglio di guarnire la base con la crema e la frutta solo qualche ora prima di consumare  il dolce in questo modo potete evitare di aggiungere la gelatina. Per dare un aspetto lucido alla superficie, anche se non usate la gelatina, spolverate la frutta con lo zucchero a velo, sciogliendosi darà lucentezza. Conservatelo sempre in frigo.
Vi riporto la ricetta del pan di spagna con le dosi originali ed, in parentesi, quella fatta da me utilizzando per l'impasto solo 3 uova e cuocendolo in uno stampo del diametro di 28 cm.
Chiudo il post con un augurio a tutte le mamme perchè domenica è la nostra festa e magari, ci possiamo festeggiare con questo dolce, semplice e veloce che piacerà a tutti.



Ingredienti
per il Pan di Spagna:
4 uova (3)
200 g di zucchero (150)
150 g di farina (112)  per de il Molino Chiavazza
50 g di maizena (38)
1 bustina di lievito (poco meno di una bustina)
4 cucchiai di acqua bollente (3)
per la crema pasticciera:
2 uova
250 ml di latte
2 cucchiai rasi di farina
2 cucchiai colmi di zucchero
per guarnire:
kiwi, banane, fragole
zucchero a velo

Preparazione del pan di spagna
Nell'impastatrice ho montato le uova con lo zucchero, ho aggiunto gli altri ingredienti ed ho lavorato per qualche minuto.
Ho imburrato ed infarinato uno stampo da crostata, dopo aver disposto nella parte centrale dello stampo un foglio di carta forno sagomato.


Ho fatto raggiungere al forno la temperatura di 180°, ho infornato il dolce ed ho abbassato la temperatura a 160°. Ho fatto cuocere per 30 minuti. Ecco il dolce uscito dal forno.


Ho sformato; ecco come si presenta la parte superiore del pan di spagna.



Preparazione della crema
Ho sbattuto  molto bene i tuorli con lo zucchero.
In un'altro pentolino ho bollito il latte. Ho aggiunto la farina ai tuorli, un cucchiaio alla volta sempre mescolando, infine ho aggiunto il latte caldo, amalgamando molto bene. Ho messo su fuoco moderato e cotto, continuando a mescolare,




fino a che la crema non si è ristretta. Usando il latte già caldo serviranno solo pochi minuti.



Ho fatto raffreddare la crema e l'ho disposta nell'incavo del pan di spagna. Ho tagliato la frutta a fettine sottili e l'ho sistemata sulla crema.



Completata la disposizione della frutta, l'ho spolverata di zucchero a velo. Lo zucchero sciogliendosi darà lucentezza alla frutta e non servirà la gelatina.
Ecco la torta dall'alto,




ed in un suo particolare.





Uova con le Salsicce



L'odore della salsiccia che sfrigola nell'olio fa già pregustare la bontà di questo secondo semplice e dalle radici antiche. Il primo ricordo che ho di questo piatto risale alla mia infanzia. L'ho mangiato quando ero piccola a casa dei miei nonni, contadini di un paesino vicino ad Avellino, preparato con le uova appena fatte dalle loro galline, la salsiccia secca dei loro maiali, i pomodori dell'orto che coltivavano sotto casa ed accompagnato dalle fette di pane fragante che usciva dal forno a legna.
La mia versione è quella che oggi posso permettermi vivendo in città e comprando tutti gli ingredienti nel market vicino casa, ma l'odore rimane lo stesso e quando cucino questo piatto, mi basta chiudere gli occhi per riandare indietro nel tempo ad uno dei periodi più felici della mia vita.


Ingredienti a persona:
1 o 2 uova
mezza salsiccia secca (anche piccante)
4/5 pomodorini maturi e sodi
2 fette di pan carrè
olio evo
origano, sale


Ho tagliato la salciccia a fettine sottili e l'ho fatta rosolare in padella in un velo d'olio fino a che il grasso non si è sciolto completamente..
Ho tolto la salsiccia ed ho messo in padella i pomodori maturi tagliati a spicchi, ho salato, spolverato con l'origano e li ho fatti insaporire.
In un altro padellino, sempre con un filo d'olio evo bollente, ho cotto l'uovo fino a che il bianco non si è rappreso.
Ho fatto tostare due fette di pancarré, le ho sistemate in un piatto.  Ho messo sopra le fette di pane qualche pezzo di salsiccia con un po' dell'olio di cottura e vi ho adagiato l'uovo sopra. Ho guarnito il piatto con il resto della salsiccia ed il pomodoro.






Gnocchi di Semolino alle Verdure

La ricetta di oggi è quella di un piatto che ho cucinato per la prima volta qualche giorno fa e che mi ha entusiasmato per la sua bontà, tanto da entrare, di buon diritto, nella lista dei miei piatti preferiti.
Non avevo mai usato il semolino, ma  in dispensa ce ne era un pacchetto de il Molino Chiavazza che dovevo consumare, così ho deciso di utilizzarlo per preparare degli gnocchi. Mi sono messa alla ricerca di una ricetta semplice ed, in un mio libro sulla pasta fresca, ho trovato questa che mi è subito piaciuta per l'abbinamento degli gnocchi con le verdure di stagione. E' venuto fuori un piatto veramente goloso che vi consiglio.
Io l'ho preparato in due tempi, nel pomeriggio ho fatto gli gnocchi e li ho disposti nella teglia già imburrata. Mentre l'impasto degli gnocchi si rassodava ho preparato il sughetto. Poi ho messo in frigo ed il giorno dopo, quando sono tornata da scuola, ho solo assemblato il tutto e messo in forno a gratinare.
Chiudo il post con una curiosità.  L'Artusi nel suo famoso libro, ve ne ho parlato qui, inserisce la ricetta degli gnocchi di semolino fra i piatti che lui chiama Trasmessi e che definisce come: "gli entremets dei Francesi; piatti di minor conto, che si servono fra una portata e l'altra". Mi permetto di dissentire col maestro, non è affatto un piatto di poco conto ed io ve lo consiglio come piatto unico, così ne potrete mangiare una porzione più abbondante!

Ingredienti per 3 persone (o per due affamate!):
170 g di  semolino per me de il Molino Chiavazza
680 ml di latte
80 g di pancetta affumicata a dadini
2 tuorli
1 cipolla
1 carota (io non l'ho messa)
1 costa di sedano
1 zucchina
2 pomodori pelati
1/2 bicchiere di vino bianco secco (io Vinchef)
pecorino grattugiato
1 noce di burro
olio evo per me Olio Dante
sale e pepe

In un pentolino, portate a ebollizione il latte e salatelo moderatamente. Versatevi  a pioggia il semolino e rimestate alla svelta. Abbassate quindi la fiamma e lasciate cuocere dolcemente per qualche minuto sino a che il semolino di addensa. Spento il fuoco, incorporate al semolino la noce di burro ed i tuorli, mescolando il tutto con lena fino a completo assorbimento. Versate il composto in una teglia ed allargatelo ad uno spessore di circa un centimetro; lasciatelo raffreddare. Appena freddo, usando un bicchiere, di 5 cm di diametro, ritagliate dei dischi, gnocchi. Disponeteli in fila, a scalette degradanti, sul fondo di una pirofila imburrata e teneteli in caldo.


 

Nettate e tagliate a pezzetti la cipolla, la carota, la costa di sedano, la zucchina e l'aglio. Rosolate il tutto in un tagame con l'olio e la pancetta. Fate appassire il soffritto quindi bagnatelo col vino bianco (io Vinchef).



Dopo qualche minuto, unitevi la polpa spezzettata dei pomodori pelati, salate e pepate.



Coprite e fate cuocere dolcemente fino a che le verdure siano tenere ma non sfatte.
Quando la salsa sarà pronta, spandetela sugli gnocchi e spolverate con abbondante pecorino grattugiato.



Passate la teglia in forno preriscaldato a 180° gradi e fate gratinare, basteranno una decina di minuti.
Sfornate e servite molto caldo.





Oggi ho un po' di problemi con il computer, mi scuso con gli amici blogger se non passo a salutarli.
Buona Domenica.


Cecatielli (Cavatelli) al Prosciutto e Crema di Piselli





La base di questo piatto è a past' 'e pisiell'  un classico della cucina napoletana, io però non ho usato la pasta mischiata o le tagliatelle spezzate come vuole la tradizione partenopea, ma  i cecatielli  (cavatelli) una pasta fatta in casa tipica della cucina irpina.
Questo tipo di pasta, che si ricava da un semplice impasto di acqua e farina, si può fare di varie dimensioni a seconda che per darle la forma, "cavarla", si usano uno, due o tre dita. I cecatielli più piccoli sono ideali per la pasta e fagioli mentre quelli a tre dita sono buoni conditi con il ragù.

Per i cecatielli:
400 g di farina di Semola Rimacinata di grano duro de il Molino Chiavazza
200 g di acqua
sale


Preparazione 
Versate la farina a fontana sulla spianatoia, incominciate a versare un po' d'acqua nella cavità centrale ed impastate poca farina per volta, continuate a versare acqua e ad aggiungere tutta la farina  fino ad ottenere un impasto uniforme e lavorabile. Lavorate energicamente con le mani. La farina non assorbe sempre la stessa quantità d'acqua, quindi è difficile dare con precisioni le dosi esatte, in linea di massima seguite i consigli per l'impasto riportati sulla confezione della farina.
Coprite la pasta con un canovaccio e fatela riposare per almeno 15 minuti.
A questo punto, infarinate la spianatoia, prendete dei pezzetti di pasta, ricavate dei cilindretti di mezzo centimetro di spessore, quindi tagliateli a pezzetti di circa 1,5 centimetri. Premete il cilindretto tirandolo sulla spianatoia e rigirandolo su se stesso, aiutandovi con le dita indice e medio, otterrete così i cavatelli.





Per i  Cavatelli al Prosciutto e Crema di Piselli

Ingredienti per 4 persone:

350 g di cavatelli 
300 g di piselli freschi o surgelati
60 g di prosciutto cotto
2 cucchiai di latte
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
1 cipolla
poco brodo (acqua+ dado bio)
olio evo per me Olio DANTE
sale

Preparazione:

Pelate la cipolla, affettatela e fatela dorare nell' olio di oliva. Versate i piselli, mescolate per fare insaporire, aggiungete poco brodo e portate a cottura coprendo con un coperchio, ci vorranno circa 15 minuti. Tagliate il prosciutto a striscioline ed aggiungetelo ai piselli, regolate di sale e fate cuocere per altri 5 minuti per far dorare il prosciutto. 
Spegnete il fuoco, prelevate la metà dei piselli con un cucchiaio, metteteli in un mixer insieme ai due cucchiai di latte e frullateli; versate la crema ottenuta nel sugo di piselli e prosciutto, salate se occorre. 





Lessate i cavatelli in abbondante acqua salata, scolateli ed uniteli al condimento appena preparato, aggiungete il parmigiano grattugiato, amalgamate e servite molto caldo.
Al momento di mescolare la pasta con il sugo, se vedete che è troppo asciutto aggiungete un po' di acqua di cottura.