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Profiteroles al Limone


Chi è stato in Costiera Amalfitana sa che i limoni sono ovunque. Percorrendo la litoranea che collega Positano a Vietri sul Mare li ha potuti ammirare nelle caratteristiche coltivazioni su terrazzamenti, negli innumerevoli chioschi lungo la strada traboccanti di questi profumatissimi agrumi, nei pergolati a creare  fresco intorno alle case, disegnati sulle famose ceramiche vietresi e perfino dipinti sugli abiti della "moda Positano".
Se, poi, è amante dei dolci e si è fermato in una delle tante e rinomate pasticcerie ha assaggiato anche i dolci a base di limone e probabilmente anche questi profiteroles al limone, una "straghiotta" versione dei classici  "profiteroles al cioccolato" che solo gli abili e fantasiosi pasticcieri della costiera si potevano inventare.
Oltre ad essere buonissimi  questi profiteroles sono anche semplici da fare se usate, come ho fatto io, i bignè già pronti. In questa ricetta i bignè si farciscono e si ricoprono con la stessa crema. 
Una curiosità: la "montagnetta" in cui si dispongono i singoli profiterole è chiamata croquembouche.
Aggiungo una nota al post originale: questi profiteroles non vanno nel congelatore, ma solo un'oretta in frigo prima di essere serviti e quindi sono ottimi da mangiare anche con le temperature polari di questi giorni! 

Spaghetti alla Puttanesca


In alcune giornate ho bisogno di un pranzo "consolatorio", cioè ho voglia di qualcosa che mi tiri su, che sia semplice da preparare e che mi piaccia veramente tanto in modo da mangiarlo con gusto (voracità?). Le portate di questo pranzo?
Primo: spaghetti alla puttanesca
secondo: mozzarella di bufala campana DOP
contorno: patatine fritte.
Il secondo ed il contorno non hanno bisogno di ricette. Il primo lo faccio così.
E' una puttanesca senza acciughe perché non le mangio volentieri.

Un Premio Graditissimo!!!



Ho ricevuto questo inaspettato ma graditissimo premio dal blog Cognate in cucina di Anna e Lara e dal blog Chicca in Cucina di Chicca.
The Versatile Blogger è un tag che ci invita ad elencare le 7 cose più importanti che riguardano la nostra vita e a girarlo ad altri blog.
Le 7 cose più importanti della mia vita le scelgo facilmente, sono:

  • I miei figli, Giovanni e Sara
  • I miei affetti, in generale
  • I miei amici
  • I miei alunni
  • I miei libri
  • I miei spazi
  • Il mio blog

Più difficile è scegliere i blog a cui girare il premio, ma questo gioco mi obbliga a farlo e quindi il premio va a:

Ileana del blog Ribes e Cannella
Nunny del blog Io Pasticcio
Cocci del blog Cocci in cucina
Elena del blog Un leggero languorino
Wanesia del blog Wanesia
Dana e Dana del blog i Cuochi di Lucullo
Cristina del blog Tan' par fa

......e a tutti i blogger, non citati, che vorranno accettarlo!


Pizza senza Lievito

Quando Eri del blog Bryce's House mi ha gentilmente invitata a postare una ricetta per il suo contest, mi sono ricordata che quando mia figlia Sara andava all'asilo, aveva un'amichetta che era intollerante a tutti i tipi di lievito. Sua madre aveva dovuto adattare molte ricette alle esigenze della piccola e mi disse che le preparava anche la pizza, alimento di cui la bimba era ghiottissima, senza lievito aggiungendo all'impasto la punta di un cucchiaino di bicarbonato. Visto che il tema del contest di Eri è appunto "ricette senza lievito" ho preparato, e mangiato, la "pizza senza lievito". "Sarà una ciofeca..." , direte voi! Invece, io vi dico che è gradevole, basta solo stendere la pasta sottile 4/5 mm, in modo che cuocendo diventi un po' croccante, e farcirla con qualcosa di veramente goloso e dal sapore "grintoso", io, oltre al pomodoro ed alla scamorza fresca, ho utilizzato il salame napoletano.
(Ciofeca: termine napoletano per indicare un caffè di qualità scadente e, per estensione, un cibo cattivo)

Ingredienti per due pizze:
per la pasta:
250 g di farina
140 ml di acqua tiepida
1 cucchiaio e mezzo di olio evo
1 cucchiaino scarso si sale
la punta di un cucchiaino di bicarbonato
farcia:
salsa di pomodoro q.b.
scamorza fresca q.b.
salame napoletano q.b.
aglio
origano
sale

Ho fatto la pasta nell'impastatrice e l'ho fatta riposare per un'ora.


Ho diviso in due la pasta e l'ho stesa in due teglie da pizza. Attenzione allo spessore che deve essere di 4/5 mm. Ho condito della salsa di pomodoro con olio e sale e l'ho versata sulla pasta. Ho aggiunto dell'aglio a pezzetti ed una spolverata di origano.


Ho infornato a 250° per circa 10 minuti. L'ho tolta dal forno e ho aggiunto la scamorza a dadini e le fettine di salame. Ho infornato di nuovo per 5 minuti. 

Buona pizza a tutti!!!

Con questa ricetta partecipo al contest:





Fusilli di Farro Integrale con Ricotta


























Stamani al supermercato c'era una atmosfera surreale. I banchi, che di solito traboccano di merce,  erano insolitamente vuoti e la poca frutta e verdura presente aveva un aspetto "molto vissuto". "Sono i camion che non consegnano" mi ha detto il fruttivendolo. C'entra il caro benzina, d'accordo, ma intanto qualche negoziante sta già aumentando i prezzi della merce che aveva in magazzino.... La solita Italia che in questi momenti, chissà perché, mostra il suo lato peggiore.
Ma basta amare considerazioni, veniamo alla ricetta. Oggi è quella di un piatto semplice semplice, reso particolare dall'abbinamento di due sapori rustici, quello della ricotta di pecora e della pasta di farro integrale di Verrigni, che si sono fusi a formare un delizioso connubio.


Ingredienti per 4 persone:
320 g di fusilli di Farro Integrale per me pasta Verrigni
160 g di ricotta (la mia di pecora)
1 pelata da 400 g
1 spicchio d'aglio
olio evo
sale

1 Ho preparato la salsa facendo soffriggere lo spicchio d'aglio in 4 cucchiai d'olio evo ed aggiungendo i pelati frullati al mixer. Ho salato ed ho fatto cuocere una ventina di minuti, su fuoco moderato, fino a che la salsa non si è asciugata.
2 Ho messo nel piatto una fetta di ricotta, un cucchiaio di sugo bollente ed ho mescolato.



3 Ho scaldato la pasta in abbondante acqua salata. L'ho scolata, condita con il sugo bollente ed ho impiattato. Ho guarnito ancora con la ricotta tagliata a cubetti ed un cucchiaio di salsa.




Non vi rimane che mescolare! Buon appetito!

Torta Margherita



La torta Margherita è caratterizzata da un impasto morbido e simile a quello del pan di Spagna. Io la utilizzo spesso come base per torte farcite, ma è ottima anche solo ricoperta da zucchero a velo, da mangiare a colazione spalmata di marmellata o di crema di cioccolato.
Ho preparato la torta con due uova nello stampo a forma di fiore, da 22 cm, della Happyflex.
Vi posto la dose completa, per prepararla nello stesso stampo basta dividere tutte le quantità per due.

Ingredienti:
4 uova
180 g di zucchero
20 g di miele
100 g di farina Antigrumi de il Molino Chiavazza
100 g di fecola de il Molino Chiavazza
50 g di burro
la punta di un cucchiaino di lievito in polvere (facoltativo)

  • Montate molto bene le uova intere con lo zucchero ed il miele fino ad ottenere un composto spumoso
  • Unite delicatamente, mescolando dal basso verso l'alto, la farina e la fecola setacciate insieme (anche il lievito se lo usate). Aggiungete a filo il burro fuso raffreddato e mescolate ancora, sempre dal basso verso l'alto.
  • Versate il composto in una tortiera imburrata ed infarinata e cuocete a 180° per 30 minuti.
  • Fate raffreddare la torta e sformatela.
  • Servitela ricoperta di zucchero a velo

Io non ho imburrato lo stampo, perché quelli di silicone si  imburrano solo la prima volta. Ecco come si presenta la torta appena uscita dal forno.


ed un particolare dei petali.



Strudel di Verza con Uvetta


Oggi, posto la ricetta di una torta salata che ho fatto durante le feste di Natale. Il ripieno è arricchito con l'uvetta, il cui gusto dolce è perfetto per ammorbidire e rendere più gradevole quello della verza. Provatela, il risultato vi stupirà.

Ingredienti:
per la pasta frolla salata:
300 gr di farina per me de il Molino Chiavazza
1 uovo
80 gr di burro
50 ml di acqua
1 cucchiaino di sale
o una confezione di pasta frolla salata già pronta
per il ripieno:
una verza (800 g )
1 tazzina di olio evo
3 cucchiai di pangrattato
250 g di scamorza fresca
2 cucchiai di uva sultanina
1 cucchiaio di pinoli
sale e pepe

Dividete la verza in foglie, togliendo loro la parte più dura, sciacquatele e scottatele. Non le fate cuocere ma soltanto ammorbidire. Scolatele ed affettatele a striscioline sottili.
Scaldate in una larga casseruola l'olio e rosolatevi la verza, salate, pepate, coprite e lasciate cuocere fino a che non sarà tenera e trasparente. La cottura della verdura è personale, io non  la faccio cuocere molto perché subirà un'altra cottura in forno e non mi piace "sfatta".
Terminata la cottura, spegnete il fuoco ed aggiungete l'uvetta ed i pinoli.
Fate la pasta con gli ingredienti elencati e stendetela direttamente su un foglio di carta forno.


Cospargete la sfoglia di pangrattato. Allargatevi sopra il preparato di verza.


Spargete sulla verza la scamorza tagliata a grossi dadi.


Richiudete lo strudel come in foto e disponetelo con tutta la carta sulla placca del forno. Fate dei tagli sulla superficie per non far gonfiare la pasta in cottura, spennellate con poco latte.


Infornate in forno preriscaldato a 180° per 40 minuti o fino a che la sfoglia non si è ben dorata. 
Servite caldo o tiepido.



Per dorare ho usato il Doratore CO.DA.P.

doratore-spray.jpg


Sofficini Fatti in Casa e Cotti in Forno


La ricetta che vi propongo oggi è quella dei sofficini fatti in casa. Lo so, è una delle ricette più inflazionate della rete, c'è su tutti i blog di cucina e allora, mi sono chiesta,  perché deve mancare proprio nel mio? Quella che ho realizzato è un misto di ricette del web, l'impasto è fatto a mano, non con il Bimby, e la cottura è in forno. Il risultato ha stupito anche me, il gusto ricorda quello dei più famosi sofficini  e la cottura che tanto mi spaventava (vedevo ripieno spargersi dappertutto!) è stata una tranquilla cottura in forno, le mezzelune non si sono aperte, si sono dorate e la pasta ha raggiunto anche un'ottima croccantezza. Ho seguito dei consigli indicati in una ricetta ma non ricordo chi l'abbia postata e dove, se l'autore si riconosce in quanto scriverò me lo può far sapere e sarà un piacere dargli merito e ringraziarlo ufficialmente.   

Ingredienti per la pasta (12 sofficini): 
250 ml di latte scremato
250 g di farina
1 cucchiaio di burro
sale q.b.
1 uovo
pangrattato q.b.
poco olio per la cottura.

Ingredienti per il ripieno (12 sofficini): 
80-100 g di prosciutto cotto
qualche cucchiaiata di besciamella
qualche cucchiaiata di parmigiano o grana.

Io ho dimezzato le dosi, 12 sofficini non li avremmo mangiati e, non sapendo come venivano, non volevo congelarli. Quindi, ho  fatto bollire 125 ml di latte scremato insieme ad una noce di burro ed al sale.  Appena ha raggiunto il bollore ho versato la farina tutta insieme ed ho rimestato energicamente, a fuoco spento, fino a che  non si è formato un impasto che si è staccato dalla pentola.  Ho messo l'impasto sulla spianatoia e l'ho lavorato un poco con le mani, non era tanto caldo vista la poca quantità d'impasto. Ho aspettato che si raffreddasse manipolandolo ogni tanto per evitare che si seccasse in superficie. Con il panetto di pasta ho fatto un cilindretto che ho diviso in sei parti uguali. Ho spianato sottilmente i pezzetti di pasta e poi li ho coppati con una tazza di 13 cm di diametro come vedete nelle foto. La sfoglia deve essere sottile altrimenti si pregiudica la cottura successiva del sofficino perché il ripieno resta crudo.


Ecco le sei sfoglie pronte per essere farcite.


Per il ripieno ho fatto una besciamella con un cucchiaino di farina, un cucchiaino di burro, 50 ml di latte scremato e sale. Mi raccomando la besciamella deve essere consistente. Ho triturato finemente 50 g di prosciutto cotto, l'ho aggiunto alla besciamella insieme a tre cucchiai di grana grattugiato. Ho messo una noce di ripieno su ogni sfoglia, non ho esagerato per paura che riempendoli troppo si aprissero in cottura.


Ho chiuso i cerchi a mezzaluna sigillando bene i bordi.


Ho sbattuto un'uovo, salandolo. Ho passato nell'uovo sbattuto e poi nel pangrattato ogni sofficino. Li ho disposti in una teglia ricoperta da carta forno ed ho aggiunto sotto e ai bordi poco olio, un cucchiaino per ogni sofficino.


Li ho infornati a 180° per circa 20 minuti girandoli un paio di volte. Questo è il risultato. Indovinate? Mi sono pentita di non averne fatti di più.





Scaldacollo per Lui


Oggi non posto una ricetta ma le spiegazioni per realizzare uno scaldacollo ai ferri, molto semplice da fare e veramente morbido e caldo. L'ho fatto per mio figlio che preferisce indossare gli scaldacollo al posto delle più ingombranti sciarpe. Comunque, con il punto che ho usato il diritto viene uguale al rovescio quindi, se avete voglia, potete allungare il lavoro e fare una sciarpa.
Ho lavorato con la lana VAL GARDENA di  filatura Cervinia ed ho consumato interamente i due gomitoli di lana.
Se volete un modello di uno Scaldacollo per Lei andate a guardare questo post, è uno dei primi che ho pubblicato lo scorso anno e sicuramente l'avrete letto in pochi.


Occorrente: 2 gomitoli di lana, ferri  n. 4,5
Lavorazione: avviate 60 maglie e lavorate:
dal 1° al 10° ferro: *2 dir., 2 rov.*  (punto coste 2/2)
dall' 11° al 14° ferro: *2 rov., 2 dir.*
15° ferro: ripetere dal 1° ferro.
Quando il lavoro ha raggiunto la lunghezza di 52 cm chiudete le maglie. Cucite il rettangolo sul lato corto.


Zuppa di Piselli e Lattuga


Non mi piace la nuova interfaccia della bacheca di blogger! 
Io sono una abitudinaria e quindi accetto mal volentieri i cambiamenti e proprio non li sopporto quando mi vengono imposti dagli altri. Sono riuscita ad utilizzare la vecchia bacheca fino a poco prima di Natale poi, non so nemmeno come, sono entrata nella nuova ed il link di collegamento alla vecchia è scomparso. Come dire: o mangi questa minestra ...
Oltre al colore che non mi piace, c'è troppo bianco per i miei gusti, la bacheca ha  un'altro grande difetto che  rallenta non poco l'utilizzo di alcune funzioni. La pagina della bacheca ha una sola barra di scorrimento a destra, così quando faccio scorrere l'"elenco lettura" verso il basso scompaiono a destra i post e per "leggerli" devo di nuovo andare su con la barra di scorrimento, insomma, una inutile perdita di tempo per chi, come me, vuole consultare quotidianamente gli aggiornamenti dei blog amici.
Avete lo stesso problema? Si può fare qualcosa?
Nell'attesa di risposte posto la ricetta.
E' una ricettina semplice semplice ideale per la dieta (se non eccedete col l'olio ed i crostini ha pochissime calorie) e per consumare della lattuga non più freschissima ma nemmeno da buttare.

Baccalà al Forno


Uno dei piatti che non può mancare sulle tavole campane la sera della vigilia di Natale è il baccalà.
Si trova nel menù della vigilia, ma si mangia anche per spuntino a mezzogiorno del 24 dicembre. Infatti, in attesa della grande abbuffata della sera, il 24 si digiuna ed è permesso solo fare qualche "assaggino" di baccalà e di Pizza di Scarola che aiutano a giungere a sera con un sano appetito, ma senza soffrire troppo. 
In genere il baccalà si prepara fritto, io non amo i fritti e quindi l'ho cucinato al forno.

Muffins con Salsa di Cipolla



Oggi posto la ricetta di muffins salati ideali per arricchire un antipasto di queste giornate ancora festive. La ricetta base è quella dei miei Muffins al Formaggio, ho modificato solo la quantità di farina, aumentandola per bilanciare l'umido della salsa di cipolle, ed ho utilizzato come formaggio il provolone semipiccante il cui sapore si sposa benissimo con l'agrodolce della salsa. In casa sono piaciuti, provateli anche voi!

Buona Befana!!!

FOTO WEB